Essere una donna ginecologo negli anni sessanta e settanta del novecento, più di cinquant’anni orsono, non era semplice, ma molto, molto complicato. Diffidenza, pregiudizio ed anche ostilità da parte del mondo accademico ed ospedaliero, commisti alla perplessità dei colleghi ginecologi rendevano inaccessibili alle donne alcune professioni mediche come la chirurgia e la ginecologia, o come la carriera giudiziaria. La discriminante nei confronti del sesso femminile, era strisciante e subdola a parole, ma profonda nei principi e nei fatti. L’idea della donna fragile, debole ed emotiva, contrapposta a quella dell’uomo forte e capace, non lasciava spazio, anzi, osteggiava e troncava sul nascere ogni iniziativa personale. Per certe professioni, le donne “non erano indicate” per natura, per fisiologia, o per incapacità. Curiosi alcuni pretesti in materia, nati solo per difendere personali interessi professionali. Una sorta di antifisiologia umana, considerando che le donne possiedono una spiccata sensibilità, una capacità di correlare fra loro i problemi e il talento di cogliere il senso prospettico di quanto accade intorno a loro.
Le donne, alcune donne, al passaggio fra gli anni sessanta e settanta, con coraggio e determinazione, difendono e rivendicano diritti a loro mai concessi e aprono, a fatica e con spirito innovativo, la strada del ginecologo – donna.
Con il suo animo rigoroso e combattivo, Maria Luisa è stata l’antesignana di questa rivoluzione: nascono così, seppur tra tanti ostacoli, ruoli e carriere femminili di responsabilità ostetrico – ginecologica, in un mondo, al tempo, esclusivamente maschile e maschilista. Nel duemila, alcune allieve e alcuni allievi di Maria Luisa hanno diretto e dirigono Strutture Ospedaliere Complesse di Ostetricia e Ginecologia.
“Donna di grande intelligenza, attenta ed apprezzata professionista, di instancabile dedizione come sposa, madre e medico”, Maria Luisa si è sempre battuta e ha difeso la sacralità della vita. Fervida credente e insegnante di Scienze Religiose, con il collega e amico Dr. Giancarlo Bertolotti, ha costituito e sostenuto i Gruppi di Lavoro di “Difesa per la vita” e del “Centro per la famiglia”.
Maria Luisa Pinetti nasce a Ponte Nossa (BG) il 29 maggio 1942, sesta di undici figli. Consegue la Maturità Classica al Liceo Paolo Sarpi di Bergamo nel 1961. Si iscrive alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pavia, dove consegue la Laurea nel 1967. Si specializza in Ostetricia – Ginecologia nel 1972 e in Endocrinologia nel 1975, iscrivendosi poi alla Facoltà di Filosofia dell’Università di Pavia e ai Corsi di Psicologia e Psichiatria.
Percorre la carriera professionale, da studente a Dirigente Responsabile, nella Clinica Ostetrica e Ginecologica del Policlinico San Matteo I.R.C.C.S. di Pavia.
Professore a contratto dell’Università di Pavia, è la prima Specialista in Ostetricia e Ginecologia della Storia dell’Università ad assumere responsabilità dirigenziali ospedaliere. In Bergamasca ha svolto la professione all’Ospedale di Gazzaniga e all’Ospedale di Clusone con mansioni apicali.
Ha assistito migliaia di parti e ha effettuato migliaia di interventi chirurgici ostetrici e ginecologici. Ha affinato la formazione operatoria con eccellenti Maestri: il Prof. Giuseppe Donati per la fase preparatoria, il Dr. Gianfranco Camplani per l’ostetricia, il Prof. Emilio Imparato per la Chirurgia Ginecologica e la Scuola di Franc Novak, dell’Università di Ljubljana, per la chirurgia oncologica.
È autore di cinquanta pubblicazioni a stampa di tipo clinico – sperimentale e didattici. È stata premiata dal Ministro della Pubblica Istruzione “per meriti formativi e didattici” e ha usufruito di Borse di Studio per la Ricerca.
Sposata con il compagno di studi e amico di una vita Luigi, chirurgo, ha cinque figli: Elena, Paola, Carolina, Giovanni, Alessandro.
Muore il 26 giugno 2025 e riposa nel Cimitero di Ponte Nossa nella Cappella Bonandrini.