Cara e caro collega,
tutto l'anno, più o meno, attendiamo l'Estate.
I perchè sono molti e diversi in base alle prospettive.
La sfida è però sempre la stessa: arrivare a Settembre con la sensazione di avere ben utilizzato questo "Tempo privilegiato".
Si apre infatti uno scenario nuovo, quello che lascia aperte le varianti sul come gestire le giornate, le serate, i pomeriggi, le notti.
Apparentemente sembra facile e piacevole, dato che si tratta di decidere quello che desidereremmo fare ed essere.
Shakespeare, forse, era proprio nel suo momento estivo, quando meditò il dubbio amletico...
Si tratta infatti di vivere l'Estate grazie ad un'arte che non appartiene al nostro Dna, abituati come siamo a dedicare sempre poco a noi stessi.
Che augurio quindi potrei proporti?
Chiedo aiuto al poeta Mark Strand che, in un suo verso, condensa il mistero del tempo estivo: "Ogni attimo è un posto ove non sei mai stato".
Ah si, verissimo.
Ogni istante, nel suo microscopico cosmo, è irripetibile, a suo modo.
E gli istanti si fondono in attimi, spalancando panorami inesplorati, fino ad allora intatti.
In un attimo arriva l'Estate.
L'Estate in un attimo passa.
Noi però siamo l'ATTIMO, cioè i proprietari di quel tempo.
Ti auguro allora di trovare il posto, dove il tuo attimo non è mai stato.
Non è detto sia lontano.
Forse, l'Estate - nonostante la consideriamo..."leggera" - ci chiede invece un atto di riflessione: capire quali sono le priorità, decidere dove rivolgere le attenzioni, assaporare quel "posto" sempre nuovo che ancora non abbiamo vissuto.
La sfida riparte...
Un caro saluto!
dott. Stefano Almini
Presidente CAO Bergamo