Cara e caro collega,
d'istinto diremmo...finalmente!
Le volevamo, le aspettavamo.
E sono arrivate.
Validate dal Comitato Tecnico Scientifico del Ministero.
Dopo tante parole e notizie, dopo protocolli e procedure comparsi ogni dove...le indicazioni definitive per l'attività odontoiatrica sono oggi a disposizione.
Il verbo principe è "calibrare", ovvero interpretare le specificità del paziente, di noi operatori e della stessa sede operativa.
Le tre parole chiave sono: esposizione, prossimità, aggregazione.
In questo senso, lo sapevamo, siamo sempre in cima alle classi di rischio, quindi con l'inevitabile carico di responsabilità professionale.
Il testo percorre le diverse fasi operative, dal triage fino alla dimissione del paziente, attraverso una serie specifica di DPI, ahimè ...non proprio facilmente reperibili dai fornitori.
Fino ad oggi, e prima dell'arrivo di COVID-19, avevamo già in atto una serie di procedure e di attenzioni legate alla sicurezza del paziente e del luogo di lavoro.
Oggi abbiamo un testo definitivo, che traccia un’indicazione di comportamento secondo il concetto di "scripta manent".
Queste indicazioni saranno modulabili nel tempo, saranno ritoccabili? Spero proprio di si, perché vorrei - e vorremmo immaginare tutti - che questo tipo di "operatività COVID-19" possa cambiare, anche in meglio.
Stiamo vivendo in diretta un'epoca che sarà scritta sui testi di Storia.
Ad ognuno, quindi, la sua parte.
La nostra attività reclama la ripartenza.
Ora abbiamo su tutto il territorio nazionale uno schema procedurale.
Nel bene e nel male: con alcuni passaggi del testo ministeriale che potrebbero rendere impegnativa l'attività ordinaria, con altri che potrebbero rafforzare nell'immaginario collettivo la nostra professionalità.
Un cartello stradale che indica un diritto di precedenza alle procedure di difesa dal contagio, alla ricerca del valore-sicurezza, che ci chiede di non abituarci al pericolo...
Diritti e doveri, investimenti e procedure, costi e detrazioni...
Già, i costi.
Queste Indicazioni devono assolutamente determinare anche la nostra capacità di trasmettere al paziente la fatica e lo sforzo economico per garantire la sicurezza.
Non dobbiamo chiederci "quando torneremo a lavorare come prima?"
Adesso la domanda è: "come torneremo a lavorare?"
Leggi attentamente il testo con le indicazioni operative e saprai certamente trovare nel tuo contesto la risposta e le modifiche comportamentali del tuo Studio per lavorare a 360 gradi.
Adesso, sarà solo la tua decisione personale...quella che attiverà la consapevolezza e la responsabilità di essere "pronto".
A breve, si avvierà sul territorio bergamasco grazie alla disponibilità di Ats anche l'opportunità di essere sottoposti (volontariamente) a test sierologici, secondo alcuni criteri, a costo zero.
Indicazioni ministeriali e test sierologici: i regali di re COVID-19, a cui vorremmo togliere la "corona" e lasciarlo nudo, solo e dimenticato.
Siamo nella stagione del dubbio.
Ma la ciclicità della natura ci rassicura: arriveranno altre Primavere.
Non saremo sudditi di nessuno e potremo ricordare quel "2020" come un tempo difficile, ma affrontato e masticato dalla nostra migliore tenacia.
Quella che ci sta parlando in questo momento...
Dott. Stefano Almini
Presidente Cao Bergamo
